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Il disegno industriale (industrial design) è un processo di progettazione applicato ai prodotti che devono essere fabbricati attraverso tecniche di produzione in serie (di massa). La caratteristica principale è che il design è separato dalla produzione: l'atto creativo di determinare e definire la forma e le caratteristiche di un prodotto è precedente e separato dall'atto fisico della realizzazione del prodotto (produzione), che consiste semplicemente in repliche ripetute, spesso automatizzate.

Questo distingue il design industriale dal design artigianale, in cui la forma del prodotto è determinata dal creatore del prodotto al momento della sua creazione.

Tutti i prodotti fabbricati sono il risultato di un processo di progettazione, ma la natura di questo processo può assumere forme diverse: può essere condotta da un singolo o una grande squadra; può riguardare la creatività intuitiva o il processo decisionale scientifico calcolato o entrambi allo stesso tempo; e può essere influenzato da fattori diversi come i materiali utilizzati, le tecnologie e i processi di produzione, le strategia aziendale e/o atteggiamenti sociali, commerciali o estetici.

Il ruolo di un designer industriale è quello di creare ed eseguire soluzioni di design per problemi di forma, funzionalità, usabilità, ergonomia fisica, marketing, sviluppo del marchio, sostenibilità e vendite.

Il primo uso del termine "industrial design" è spesso attribuita al progettista Claude Joseph Sinel nel 1919 (anche se lui stesso lo ha smentito), ma la disciplina è preesistente di almeno un decennio. Christopher Dresser è considerato primo designer industriale al mondo.

Le origini del design Industriale si trovano nella industrializzazione dei prodotti di consumo. Per esempio il Deutscher Werkbund, fondata nel 1907, precursore del Bauhaus, era stato incentivato lo sforzo per integrare l'artigianato tradizionale con le tecniche industriali di produzione di massa, per mettere la Germania su un piano di concorrenza con l'Inghilterra e gli Stati Uniti.