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Porsche 550 Spyder

vettura sportiva roadster

Porsche 550 Spyder è un modello roadster, classico e iconico della casa costruttrice tedesca, progettato nel 1953, ispirato alla Porsche 356 (senza il tetto rigido).

La leggerezza della vettura, 590 kg, la penetrazione aerodinamica e la buona distribuzione delle masse, consentono alla 550 di raggiungere la velocità di 220 km/h, con accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 10 secondi, mantenendo agilità direzionale e grande tenuta di strada.

La 550 Spyder è prodotta tra il 1954 ed il 1957, ideata per le competizioni su strada come la Mille Miglia, molto in voga in quegli anni, sia in Europa che in America. 

La 550 Spyder è stata la prima vera vettura da corsa prodotta da Porsche per competere nella classe roadster. Il prototipo 550 vince la sua prima competizione importante al famoso Nürburgring Eifel Race nel 1953.
In seguito a quel primo successo, la 550 ha collezionato 95 vittorie e 75 vittorie di classe su un totale di 370 gare.

Dopo altre partecipazioni dei prototipi ad alcune gare, come la 24 Ore di Le Mans, nell'ottobre del 1953, al Salone dell'automobile di Parigi, viene presentato 550 Spyder, pensata per le competizioni su strada che a quei tempi animavano le strade europee e americane raccogliendo un grande successo di pubblico e rappresentando il pià efficace mezzo pubblicitario per le case automobilistiche.

Nel novembre del 1954, subissato dalle richieste dopo la convincente partecipazione alla Carrera Panamericana di quell'anno, Ferry Porsche decise di iniziare anche una produzione di "550 Spyder" per clienti sportivi, generalmente definite "550S" e, successivamente di stradali in piccola serie, generalmente definite "550A". In totale vennero costruite 90 esemplari, di cui soli 15 in versione corsa "550RS" e "550A RS".

Nel 1956 il team ufficiale impiega due Porsche 550 Spyder con il barone Wolfgang Graf Berghe von Trips e Umberto Maglioli e il duo Richard von Frankenberg e Hans Herrmann. Von Trips e Maglioli arrivano al quarto posto nella classifica assoluta e con questo si aggiudicano la prima vittoria di classe per Porsche nella categoria fino a 1,5 litri di cilindrata. L’altra 550 è seconda al traguardo (i vincitori assoluti sono i piloti Maserati Taruffi, Schell, Behra, Moss).
Una delle esibizioni più impressionanti della piccola Porsche avviene più tardi nello stesso anno alla 12 ore di Reims in Francia. Una doppietta, caratterizzata dalla coppia Von Frakenberg e Storez con una velocità media di 264 km orari.

Nel 1956 viene costruito il modello 550A che non è solo l'evoluzione del modello precedente, ma una rivoluzione. 
Leopold Schmidt porta la 550 a nuovi livelli di prestazioni con il suo design avvolgente e "la struttura spaziale" che funge da abitacolo del corridore. 
La motorizzazione è affidata al modello 547 di Porsche. Compatto e complesso, questo motore, progettato da Ernest Fuhrman è caratterizzato dall'albero motore con cuscinetti a rulli e doppia accensione a scintilla, doppie camme in cima a entrambi i lati del boxer a 4 cilindri.

La Porsche 550 Spyder ha goduto di una carriera leggendaria ed è stata prodotta in 90 esemplari, di cui 43 come "auto clienti".
Fra le 90 550 Spyder prodotte vi è anche la “Little Bastard” di James Dean (1931-1955), tristemente nota per essere l'auto su cui l’attore americano trovò la morte in un incidente solo 9 giorni dopo averla ritirata dalla sua concessionaria.
Il nome “piccola bastarda” le era stato assegnato da Dean per le incredibili prestazioni di cui era capace.