Designer

Massimo Vignelli

grafico e designer (1931-2014)

Massimo Vignelli nasce a Milano il 10 gennaio 1931, è consuderato un esempio del genio e della creatività italiana nel mondo. Studia Architettura al Politecnico di Milano e all'Università IUAV di Venezia.

Nel corso della lunga carriera spazia tra il product design alla progettazione di allestimenti fino al graphic design, dove raggiunge i risultati migliori e la notorietà.

Il giovane Vignelli frequenta lo studio dei fratelli Castiglioni a Milano prima di trasferirsi a New York dome, nel 1965, fonda insieme ad altri l'agenzia di comunicazione e design Unimark International con uffici in diversi paesi. Cresce con la generazione di grandi architetti come Vittorio Gregotti, Aldo Rossi, Gae Aulenti, Guido Canella e altri.

Paolo Venini, proprietario della Venini Glass, offre a Vignelli studente a Venezia la possibilità di disegnare per lui alcune lampade in vetro soffiato. Quelle lampade, esposte in vari musei, sono tra le sue prime esperienze di design e tra i primi lavori riconosciuti.

Nello stesso periodo Vignelli inizia a dedicarsi alla grafica, progetta giornali, libri e packaging, si allontana dall'architettura per dedicarsi al design.

Tra gli esempi più significativi dei suoi lavori grafici sono la prima versione della mappa stilizzata della famosa metropolitana di New York in uso fino al 1972, oggi esposta al MoMA, o il manuale per l’uso del font Helvetica per la segnaletica dei trasporti newyorkesi. Altri esempi importanti sono il logo della American Airlines (poi rinnovato tra le polemiche), il logo Bloomingdale, Benetton, vari restyling di Cinzano, IBM e Lancia.

Nel 1971, con la moglie Lella, apre con sede sempre a New York la Vignelli Associates.

Il suo motto “Design is one”, ispirato al pensiero “dal cucchiaio alla città” dell’architetto austriaco Adolph Loos, significa che presa coscienza che ogni settore necessita di competenze specifiche, il vero designer è colui che padroneggiando il processo progettuale è in grado di applicarlo a qualunque cosa.

All'origine del processo creativo e produttivo di Vignelli sono tre concetti base: semplicità, disinteresse per le mode e potere visivo, spiegati in un’intervista del 2013: “Nel caso di un’immagine coordinata per l’industria è importante progettare un’identità che duri nel tempo. L’implementazione di una nuova immagine è costosa e non può essere cambiata per il gusto della novità o peggio per coprire le insufficienze di una conduzione inadeguata. Lo stesso discorso vale per il design dei mobili, che a differenza di un abito non vengono gettati via dopo breve tempo. L’obsolescenza forzata è un crimine, un’espressione di irresponsabilità sociale che aumenta gli sprechi di energie e denaro a danno degli utenti.”