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Flaminio Bertoni

designer di auto (1903 - 1964)

Flaminio Bertoni è nato a Masnago (Varese) il 10 gennaio 1903, è stato un designer e scultore italiano. Tra i maggiori stilisti d'automobili di tutti i tempi è quasi sconosciuto in Italia avendo svolto la sua attività prevalentemente all'estero, in Francia.

Spirito d’artista, ha una grande passione per la pittura e la scultura, ammirando in particolare il lavoro di Leonardo da Vinci e Michelangelo.

Nel 1918 entra, come apprendista, nella Carrozzeria Macchi. Cinque anni dopo, alcuni tecnici francesi in visita alla Macchi, notata la creatività del giovane disegnatore, lo invitano a fare esperienza in Francia.

La Francia in quegli anni è il centro della ricerca automobilistica, dove nascono le nuove idee che porteranno alla creazione dell'automobile moderna.
Bertoni, si presenta ad André Citroën con un suo brevetto per il sollevamento pneumatico dei finestrini e viene immediatamente assunto.

Torna a Varese dove apre uno studio di progettazione. Troppo in anticipo rispetto alle idee dell'imprenditoria italiana dell'epoca, decide di tornare a Parigi, nel 1931, per non fare mai più ritorno in Italia.

Dopo una breve esperienza nella Société Industrielle de Carrosserie, torna alla Citroën, trovandosi ad essere l'uomo giusto, al posto e nel momento giusti.
Gli viene commissionato lo studio della forma per la "Citroën Traction Avant" per cui realizza, per la prima volta nella storia dell'automobile, il modello in tridimensione in scala, grazie ai suoi trascorsi di scultore. In seguito firma alcuni tra i modelli più importanti di casa Citroën fino al 1964, tra cui la "2CV" e la "DS".

Gli eventi e le conseguenze della seconda guerra mondiale si scontrarono spesso con il carattere imprevedibile e per nulla docile di Bertoni. Nel 1940 venne arrestato per il suo rifiuto di firmare un atto di fedeltà alla Francia, in abiura della sua patria d'origine. Nel 1944 fu nuovamente arrestato con l'accusa di aver contribuito al funzionamento della Citroën durante il periodo bellico.

Nel 1961 riceve la nomina a Cavaliere delle Arti e delle Lettere dallo scrittore André Malraux, allora Ministro della Cultura nel Governo De Gaulle.