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BMW

azienda automobilistica (1916)

La BMW nasce il 21 luglio 1917 (Bayerische Motoren Werke GmbH). Grazie alle commesse di guerra, la piccola impresa cresce rapidamente. Ai margini dell'aeroporto militare di Oberwiesenfeld di Monaco, l'azienda costruisce un grande stabilimento, proporzionato alla forte crescita della produzione, dove fino al 1918 si producono motori per aerei militari.

Le origini della BMW dipendono dalla produzione areonautica e dalle vicende di un propulsore tecnologicamente molto avanzato, progettato da Max Friz, sviluppato e prodotto dalle aziende Daimler prima e dalla Rapp Motorenwerke poi e da alcuni artefici come Josef Popp e Julius Auspitzer, cofondatore e unico azionista della Rapp Motorenwerke.

La novità crea l'interesse del governo prussiano che commissiona la costruzione di 600 motori. Congiuntamente all'importante ordinativo, Auspitzer comunica l'intenzione di vendere l'azienda, per motivi di salute. Popp decide di rilevarla e dare inizio alla produzione del motore aeronautico progettato da Friz.

Allo scopo di sottolineare la svolta tecnologica della Rapp Motorenwerke, che non godeva di eccessivo prestigio, Popp decide di cambiare la ragione sociale in Bayerische Motoren Werke GmbH ee di adottare il nuovo simbolo aziendale, costituito dal campo circolare nero contenente un'elica d'aereo stilizzata, sovrastata dall'acronimo BMW. Vengono adottati i colori nazionali bavaresi bianco, azzurro e oro.

Al termine del primo conflitto mondiale, nel 1919 avvengono molti cambiamenti destinati a cambiare la storia della BMW. Il Regno di Baviera è accorpato alla Repubblica di Weimar, alla quale viene proibita la costruzione di aerei e inducendo a trovare nuovi settori produttivi.
 
A questo scopo e per mantenere i macchinari e le conoscenze tecniche acquisite, Popp decide orientare la produzione  della BMW verso i settori motociclistico e nautico, affidando a Friz la progettazione di un propulsore per motocarro e imbarcazione e al capo officina Martin Stolle la realizzazione di un motore per motocicletta.

Dal 1929 BMW produce automobili con il proprio marchio; inizialmente utilitarie sulla base della Austin Seven, marchio inglese di cui BMW acquisicce la licenza di produzione. In seguito la gamma si sposta verso una clientela più alta con la creazione di modelli come la BMW 320 e 326. Durante il periodo della Seconda guerra mondiale è fortemente impegnata nello sforzo bellico come gran parte delle aziende tedesche. È di quel periodo ad esempio la produzione di una delle più classiche motocarrozzette della storia, la R75.

 Al termine del secondo conflitto mondiale BMW deve riconvertire gli impianti usati in precedenza a supporto dell'impegno bellico, alla produzione civile a causa dell'imposizione americana di non fabbricare motori per aerei e di evitare il riarmo tedesco.

Il rilancio dell'azienda passa per la produzione di motociclette che consentono alla BMW di superare la crisi. Inoltre si cerca di tornare alla produzione automobilistica, complicata dal presidio delle autorità sovietiche della zona orientale della Germania (da cui poi nace la Germania Est). Questa zona comprendeva la città di Eisenach, dove la Casa tedesca costruiva abitualmente le proprie automobili.

Inizialmente la BMW era completamente impotente: l'impianto di Monaco non era predisposto per la produzione di automobili, automobili che erano invece prodotte dallo stabilimento di Eisenach, tra l'altro abusivamente perché ciò avveniva indipendentemente dalla volontà della BMW stessa. Di questo periodo furono alcune riproposizioni di BMW 321 e 326. Dopo alcune vicissitudini la BMW ottenne, tramite una causa legale, di far costruire le vetture di Eisenach con un altro marchio. Fu così che nacque la EMW (Eisenacher Motorwerke). A cavallo di tale nascita si ebbe il lancio, senza molto successo, della BMW 340, commercializzata prima come BMW e poi con il marchio EMW.